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Cominciamo dall’inizio.

Il 23 gennaio 2009 chiedemmo come Associazione Utenti un incontro all’assessore ai trasporti della Regione Valle d’Aosta allo scopo di rappresentargli le nostre preoccupazioni sulla possibilità che la prevista apertura della stazione di Porta Susa sotterranea (avvenuta poi nell’ottobre successivo) avrebbe potuto provocare problemi di ingresso di locomotori diesel.

L’incontro avvenne, dopo varie sollecitazioni, il 19 marzo 2009. L’assessore sembrò capire che il nostro allarme era fondato e condivise la nostra proposta di organizzare un nuovo incontro con tutti gli Enti interessati nel quale affrontare il problema. Infatti l’assessore emise un comunicato che esplicitava l’impegno a “organizzare a breve un nuovo incontro, al quale verranno invitate anche la Regione Piemonte e le società del gruppo FS.”

L’incontro non è mai avvenuto, nonostante che l’Associazione l’abbia più volte sollecitato nelle settimane e mesi successivi. Evidentemente l’assessore si è fidato di RFI, che deve aver negato i problemi e sostenuto che l’allarme dell’Associazione Utenti non aveva fondamento.

 

È BEN NOTO COME È POI ANDATA!

 

A seguito dei rilevamenti effettuati dall’ARPA di Torino sull’inquinamento atmosferico nella stazione ferroviaria sotterranea di Porta Susa, che evidenziavano significativi superamenti dei limiti di legge con grave pericolo per la salute dei passeggeri e del personale operante in stazione (ferrovieri e addetti alle pulizie) il Comune di Torino, su sollecitazione della magistratura, ha imposto il divieto di accesso ai locomotori a trazione diesel nella stazione di Porta Susa.

Su richiesta di Trenitalia e RFI, allo scopo di contenere gli effetti sul traffico ferroviario, l’ordinanza del Comune di Torino, emessa nell’agosto scorso, rimandava l’applicazione del divieto al 12 dicembre 2010 (in occasione del cambio orario). Successivamente le FS ottenevano una proroga temporanea (90 giorni) per poter continuare ad entrare a Porta Susa con i Minuetto diesel, meno inquinanti dei locomotori D445 normalmente utilizzati per i diretti Torino-Aosta.

Come noto, però, già da metà novembre, per evitare che scattasse nuovamente il sistema di allarme antincendio di Porta Susa, a Chivasso veniva effettuato lo spostamento del locomotore D445 dalla coda alla testa del convoglio per i soli treni in direzione sud (da Aosta a Torino). Questa manovra aveva già iniziato a provocare enormi ritardi.

 

Dal 12 dicembre, comunque, i D445 non possono più entrare a Porta Susa e la soluzione, individuata in un incontro (in data 22 novembre) tra le due Regioni e FS è stata la sostituzione a Chivasso del locomotore dei diretti Torino-Aosta, da diesel a elettrico, in direzione Torino e da elettrico a diesel in direzione Aosta.

 

MA VEDIAMO COSA COMPORTA QUESTA MANOVRA.

Seguiamo un treno che parte da Aosta, con locomotore diesel in testa.

Giunto a Chivasso, il locomotore diesel viene staccato e ricoverato in deposito e, subito dopo, un locomotore elettrico proveniente dal deposito viene attaccato alla nuova testa del treno in direzione Torino.

Va subito spiegato che non è possibile utilizzare le cosiddette “pilotine”, come si è sempre fatto nel passato, in quanto le pilotine diesel non sono compatibili con il locomotore elettrico e viceversa le pilotine elettriche non sono compatibili con i locomotori diesel.

Dunque, riprendendo la marcia del treno, a Porta Nuova si giunge con il locomotore elettrico in testa al treno, contro la barriera di fine corsa.

A questo punto, per poter ripartire, bisogna staccare il locomotore, giungere con un altro locomotore elettrico ed attaccarlo all’altro capo del treno. E naturalmente bisogna ricoverare il locomotore che aveva effettuato la corsa.

Giunti a Chivasso, si ripete con procedura inversa (cioè sgancio del locomotore diesel e aggancio di quello elettrico) l’operazione fatta all’andata e si riparte in direzione Aosta con locomotore diesel in testa.

Ma non è finita perché, per poter ripartire con una nuova corsa verso Chivasso, bisogna staccare il locomotore diesel dal lato nord, fare manovra e portarlo in testa al treno lato sud.

 

Dovrebbe essere del tutto evidente che la ragione dei ritardi non risiede solo nel tempo, comunque superiore ai canonici 8/9 minuti di fermata a Chivasso, occorrente per la sostituzione dei locomotori, bensì anche nelle manovre necessarie a Torino e ad Aosta, che non sempre filano via senza intoppi.

Inoltre continuare a staccare e riattaccare locomotori e fare manovre per 20 treni al giorno (tanti sono i diretti Torino-Aosta nelle due direzioni) non è una operazione indolore per i locomotori stessi: aumenta la frequenza di guasti, ai quali sono già soggetti i “vecchi” D445, guasti che spesso si verificano alla ripartenza.

A Chivasso, poi, si deve tenere presente che le manovre di sostituzione del locomotore implicano la disponibilità di binari liberi. La situazione reale che si determina è che a Chivasso si rimane fermi 20 minuti, quando va bene, per problemi di movimento mezzi.

 

Sebbene anche noi avessimo indicato, qualche tempo fa, il cambio di locomotore a Chivasso come soluzione immediata, è sotto gli occhi di tutti che questa soluzione non è gestibile: l’esperienza di un mese dimostra che la circolazione è perturbata, i ritardi inaccettabili, i guasti ai locomotori più frequenti.

 

Bisogna dunque trovare una soluzione diversa, che eviti di modificare la composizione del convoglio e permetta di utilizzare di nuovo le “pilotine”.

La soluzione più semplice ed efficiente, a nostro avviso, può essere il trasbordo dei passeggeri invece che il cambio di locomotore: maggior disagio per i viaggiatori, certo, ma minori ritardi.

 

DOVE FARE PERÒ QUESTO TRASBORDO? A CHIVASSO OPPURE A IVREA?

Mettiamo a confronto le due soluzioni.

 

Il trasbordo a Chivasso comporterebbe i seguenti problemi:

  1. le persone costrette al trasbordo sarebbero, per il treno più affollato, quasi 400; in media, oltre 200 per treno;
  2. la stazione di Chivasso ha i noti problemi di criticità per l’intenso traffico e il limitato numero di binari disponibili (in tutto 6, ma solo 4 utilizzabili dai treni da/per Aosta);
  3. sulla tratta Aosta-Chivasso si dovrebbe continuare ad utilizzare i locomotori D445, altamente problematici e inaffidabili.

 

Il trasbordo a Ivrea avrebbe i seguenti vantaggi:

  1. il numero di persone costrette al trasbordo sarebbero, per il treno più affollato, circa 150. In media, meno di 100 per treno. Cioè meno della metà di quanti sarebbero coinvolti nel trasbordo a Chivasso.
  2. la stazione di Ivrea ha un traffico treni ben inferiore a quello di Chivasso, anche se i 3 binari attuali sono certamente insufficienti;
  3. si potrebbero mandare in pensione i locomotori D445 e utilizzare solo Minuetto diesel per la tratta tra Ivrea e Aosta: si potrebbero utilizzare, da Ivrea fino a Torino, solo treni a trazione elettrica: più veloci, meno soggetti a guasti perché di costruzione più recente, più sicuri.

 

Ma ovviamente ci sono anche controindicazioni per il trasbordo a Ivrea:

  1. i viaggiatori provenienti dalla Valle d’Aosta e diretti a Milano sarebbero costretti a due cambi: uno a Ivrea e l’altro, comunque già ora obbligatorio, a Chivasso;
  2. i tempi di percorrenza della tratta Ivrea-Aosta subirebbero un incremento di qualche minuto, forse (ma non sicuramente) recuperabile grazie alla trazione elettrica tra Ivrea e Chivasso.

 

Non crediamo abbia invece fondamento la critica secondo cui i passeggeri valdostani potrebbero “perdere la coincidenza” a Ivrea: è del tutto evidente che un modello di esercizio come quello prospettato con il cambio a Ivrea DEVE imporre l’attesa del treno da Aosta.

Ancora meno fondata è la critica che i passeggeri valdostani rischierebbero di non trovare posto.

 

Trenitalia e RFI stanno ipotizzando di effettuare il trasbordo a Ivrea con una modalità che crediamo condivisibile, e che comporta, per essere attuata, l’allungamento della banchina del 2°/3° binario.

Il Minuetto diesel che giunge da Aosta si fermerebbe all’inizio del binario (2° oppure 3°), i passeggeri scendono e percorrono alcuni metri sulla stessa banchina per salire sul treno in attesa sullo stesso binario, in partenza per Torino.

Con questa modalità, è possibile gestire anche un incrocio di diretti nella stazione di Ivrea.

Il problema sorge se ci sono binari occupati da locali in partenza per Aosta o per Chivasso. Ed è per questa ragione che crediamo indispensabile mettere in esercizio almeno un 4° binario a Ivrea.

 

Come dovrebbe essere evidente, non esiste una soluzione al problema priva di controindicazioni. Si tratta di trovare la soluzione POSSIBILE che, visto che dovrà essere adottata per parecchio tempo, sia la più semplice ed efficace.

 

Dopo di che, è altrettanto evidente che bisogna lavorare per una soluzione DEFINITIVA, che non può che essere la ELETTRIFICAZIONE DELLA TRATTA IVREA – AOSTA.

In alternativa ci sarebbe l’acquisto di locomotori bimodali, cioè dotati di doppia trazione, elettrica e diesel.

Questi locomotori esistono in commercio, sono molto costosi, ma non sono mai stati utilizzati in Italia. Di conseguenza, esiste un problema di omologazione, procedura anch’essa assai costosa.

In ogni caso, anche se qualcuno staccasse l’ordine di acquisto domattina, ci vorrebbero almeno due anni prima che i locomotori bimodali possano entrare in servizio sulla Aosta-Torino.

Per l’elettrificazione invece, c’è un progetto già presentato alla procedura di impatto ambientale da RFI, che indica un costo di 81 milioni di euro per la realizzazione.

RFI dichiara nel progetto di avere 17 ML€ a disposizione; almeno 35 ML€ potrebbero essere “dirottati” dalla “lunetta di Chivasso” su quest’opera, ben più urgente e utile.

Si tratterebbe quindi di trovare meno di 30 ML€ per completare il finanziamento e procedere.

Ma bisogna che la Regione Valle d’Aosta scelga e decida.

 

Associazione Utenti Ferrovia

Chivasso – Ivrea – Aosta

 

7 gennaio 2011

 

CHIUDI FINESTRA

ASSOCIAZIONE UTENTI FERROVIA CHIVASSO - IVREA - AOSTA

 

NOTIZIARIO
vogliamo il raddoppio dei binari
sei il visitatore n°

INIZIERANNO IL 3 GENNAIO 2024

I LAVORI PER L'ELETTRIFICAZIONE

DELLA TRATTA IVREA - AOSTA

Un incontro tra le due Regioni con RFI e Trenitalia ha deciso la data di inizio lavori per l'elettrificazione, che sarà mercoledì 3 gennaio 2024.

Fino a martedì 2 gennaio i treni circoleranno normalmente, mentre dal giorno successivo inizierà il servzio sostitutivo che prevede l'impiego di 98 corse di autobus.

La previsione è quella di riaprire la circolazione dei treni il 13 dicembre del 2026.

Per maggiori informazioni leggi l'articolo del quotidiano La Stampa.

ARTICOLO LA STAMPA 20 OTTOBRE 2023

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INCONTRO DI IVREA IL 14 MARZO 2023
SUL PROGETTO DI ELETTRIFICAZIONE
DELLA IVREA - AOSTA

SULLA POSIZIONE CONTRARIA DEL COMUNE DI IVREA AL PROGETTO SI E' MOLTO PARLATO NEI MESI SCORSI E, COME E' NOTO, LA NOSTRA ASSAOCIAZIONE SIN DA SUBITO SI E' SCHIERATA, QUASI IN SOLITUDINE, A FAVORE DEL PROGETTO ANCHE SE COMPORTA PESANTI DIFFICOLTA', NON SOLO ALLA VIABILITA' A IVREA, MA ANCHE, ED E' OPPORTUNO SOTTOLINEARLO, AI PENDOLARI VALDOSTANI CHE DOVRANNO PER CIRCA 3 ANNI, VIAGGIARE CON AUTOBUS DA AOSTA FINO A IVREA.

UTILE, PER CAPIRE LA PORTATA DEGLI INTERVENTI, E' STATO L'INCONTRO PUBBLICO CHE SI E' SVOLTO IL 14 MARZO A IVREA ALLA PRESENZA DELL'ING. LUCA BASSANI, RESPONSABILE DEL PROGETTO PER RFI.

AL FONDO RIPORTIAMO L'ARTICOLO USCITO SUL GIORNALE LA SENTINELLA DEL CANAVESE CHE COMMENTA L'INCONTRO, CHE PERO' NON SPENDE UNA PAROLA SULL'INTERVENTO DA NOI FATTO NELL'INCONTRO.

RIMEDIAMO A QUESTA MANCANZA RIPORTANDO QUI DI SEGUITO IL SUNTO DELLA POSIZIONE DA NOI ESPRESSA.
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A fine dicembre 2022 si è chiusa la conferenza dei servizi per il progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea – Aosta, la cui realizzazione è prevista nel triennio 2024-2026, a completamento della tratta Chivasso – Ivrea già elettrificata nel 2006.
L’esito della procedura, inserita nell’ambito dei finanziamenti del PNRR, ha confermato l’esecuzione dell’opera nella sua interezza, includendo quindi anche i lavori di adeguamento della galleria che attraversa il centro storico eporediese da Piazza Perrone all’altezza della curva di Culotto in direzione Montalto.
(…)
Alla luce della decisione definitiva assunta dagli organi competenti, i quali con tutta evidenza hanno valutato di interesse nazionale la realizzazione dell’opera, riteniamo sia giunta l’ora di guardare avanti e di non indugiare ulteriormente in uno sterile approccio di contrarietà e protesta. Guardare oltre significa cogliere l’occasione per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel pianificare una efficiente politica trasportistica e una mobilità sostenibile per il futuro di Ivrea e del territorio circostante.
L’esperienza degli ultimi anni ha insegnato che la strada verso la realizzazione di un’opera passa attraverso l’imprescindibile disponibilità di un progetto nel momento stesso in cui si palesa una concreta fonte di finanziamento.
È stato così per l’elettrificazione della Ivrea – Aosta: l’iter burocratico del progetto risale ad oltre dieci anni fa, ma è proprio grazie ad esso se si è potuto accedere con successo ai fondi PNRR.
Auspichiamo analogo percorso per il raddoppio selettivo dei binari tra Ivrea e Chivasso, per il quale la redazione di un progetto ci sembra una richiesta tanto doverosa (si tratta dell’intervento infrastrutturale prioritario, in grado di rivoluzionarne l’efficienza ed esaltarne le potenzialità) quanto facilmente accoglibile (la progettazione sarebbe in capo allo stesso ente, RFI/Italferr, già responsabile dell’elettrificazione).
(…)
È noto a tutti il disagio in termini di incremento di traffico che Ivrea pagherà nel periodo dei lavori per l’adeguamento della galleria.
(…)
Allo stesso tempo, però, pensiamo che la “sciagura” dei lavori debba essere interpretata come un’occasione da cogliere per intervenire sulla gestione del traffico veicolare. In primis, pensando a ridurlo. Ad esempio, eliminando alla radice il traffico di attraversamento della città, quei flussi nord-sud ed est-ovest che dovrebbero essere dirottati lungo l’arteria autostradale la quale, a fronte di equi indennizzi, svolgerebbe il ruolo di tangenziale così alleggerendo la pressione sull’abitato. Ma anche inducendo il maggior numero di persone che hanno necessità ad entrare in città di farlo con mezzi diversi dall’auto privata: a piedi, per spostamenti contenuti, in bicicletta o con altri mezzi non a motore, previa realizzazione di piste dedicate.
(…)
Infine, è opportuno rendersi conto che il disagio di un periodo, lungo ma a termine, per disporre di un’elettrificazione completa lascerà in eredità una linea che non sarà soggetta a vincoli sul materiale rotabile utilizzabile. Una linea sulla quale treni ad alimentazione multipla (gasolio, elettrica, batterie) e dalla capienza conseguentemente inadeguata o dai costi proporzionalmente superiori, non avranno più ragione di viaggiare, a tutto vantaggio della qualità delservizio che oggi non è garantita né agli utenti di alcune aree le cui fermate del treno sono state soppresse né agli utenti eporediesi le cui condizioni di viaggio sono da alcuni anni regolarmente indecenti.
Le compensazioni devono essere una valida contropartita ai disagi tale da rendere chiaro a tutti i cittadini (non solo di Ivrea) quali sarebbero i vantaggi finali.

Quali sono quindi gli interventi compensativi in grado di disegnare un sistema della mobilità innovativo?
Ne accenniamo alcuni.
(…)
Crediamo che questa visione potrebbe consentire ad Ivrea di affrontare in modo positivo le storiche criticità della mobilità eporediese, ridarle un ruolo di riferimento per tutto il territorio, offrire un servizio adeguato alla necessità di invertire il progressivo spopolamento della città e del territorio.


ARTICOLO SENTINELLA DEL CANAVESE DEL 15-03-2023

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IL 2022 FINISCE CON BUONE PROSPETTIVE

PER LA NOSTRA FERROVIA

LA PRIMA BUONA NOTIZIA E' IL COMUNICATO STAMPA EMESSO DA RETE FERROVIARIA ITALIANA (RFI) IL 29 DICEMBRE 2022 NEL QUALE VIENE ANNUNCIATO L'AVVIO DELLA GARA D'APPALTO PER L'ELETTRIFICAZIONE DELLA TRATTA IVREA - AOSTA

DUNQUE IL TENTATIVO PERSEGUITO DA PIU' PARTI DI BLOCCARE LA PROCEDURA PER QUESTA IMPORTANTISSIMA OPERA, INSERITA NEL PNRR, NON E' ANDATO A BUON FINE

QUI IL COMUNICATO STAMPA DI RFI

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LA SECONDA BUONA NOTIZIA RIGUARDA L'ANNUNCIO, SEMPRE DI RFI, DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI DI STRAMBINO E MONTANARO.

PER QUESTO INTERVENTO SONO STATI STANZIATI 13,5 MILIONI DI EURO SEMPRE ATTINGENDO AI FONDI DEL PNRR.

OLTRE A QUESTO INTERVENTO, CI SONO QUELLI RELATIVI ALLA ELIMINAZIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO ANCORA NUMEROSI TRA CHIVASSO E IVREA.

NELLA SEZIONE NOTIZIARIO TROVATE GLI ARTICOLI DI GIORNALE CHE INFORMANO SUI VARI INTERVENTI PROGRAMMATI.

QUI L'ARTICOLO SUGLI INTERVENTI
ALLE STAZIONI DI STRAMBINO E MONTANARO

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LA TERZA BUONA NOTIZIA RIGUARDA L'INIZIATIVA PORTATA AVANTI DA UN CONSIGLIERE COMUNALE DI IVREA CHE HA PORTATO ALLA APPROVAZIONE UNANIME DEL CONSIGLIO DI IVREA DI UNA MOZIONE PER L'INSERIMENTO DELLA TRATTA CHIVASSO - IVREA NEL SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO (SFM) DI TORINO.

GIA' ALTRI CONSIGLI COMUNALI HANNO APPROVATO LO STESSO TESTO.

FORSE SUPERFLUO RICORDARE CHE QUESTA E' UNA RICHIESTA CHE LA NOSTRA ASSOCIAZIONE PORTA AVANTI DA MOLTI ANNI, FIN DA QUANDO DEL SFM SI E' INIZATO A PARLARNE !!!

QUI L'ARTICOLO SULLA MOZIONE
PER L'INGESSO NEL SFM

LETTERA APERTA AGLI ASSESSORI AI TRASPORTI

DELLE REGIONI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA

IL 3 NOVEMBRE SCORSO ABBIAMO INVIATO UNA LETTERA APERTA AI DUE ASSESSORI, E PER CONOSCENZA A TRENITALIA E AGENZIA PER LA MOBILITA' PIEMONTESE, che si conclude con la richiesta che venga URGENTEMENTE avviato un CONFRONTO TRA LE DUE REGIONI sui problemi di orario sulla nostra linea, dove, come evidenziamo " La situazione per gli utenti piemontesi della linea Aosta – Torino non è più accettabile".

La lettera è firmata da entrambe le Associazioni presenti sulla linea, la nostra e l'Associazione Pendolari Stanchi della Valle d'Aosta, ed è stata inviata anche agli organi di informazione locale.

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Egr. Assessori ai Trasporti della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d'Aosta.

Con la ripresa delle attività dopo il lungo periodo di chiusure ed incertezze legate al Covid19, si ripropone fortemente il tema del trasporto pubblico, in particolare quello ferroviario sulla linea Torino-Chivasso-Ivrea-Aosta di nostro interesse.

Le difficoltà riscontrate dai pendolari legate alla capienza dei bimodali .....

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RESOCONTO INCONTRI CON ENTI LOCALI

Nei giorni scorsi abbiamo partecipato a due incontri online inerenti la linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta e l'orario invernale in vigore da domenica 13 dicembre.

Al primo appuntamento, giovedì 17/12, organizzato da Città metropolitana (nella persona del vicesindaco Marco Marocco), erano presenti le amministrazioni di Chivasso, Montanaro, Caluso, Strambino, Ivrea, Borgofranco, Quincinetto. L'evento è stata l'occasione per un coordinamento tra comuni e Città metropolitana con il fine di aprire un tavolo con l'assessore Gabusi (invitato all'incontro, ma assente). Come primo passo, le amministrazioni approveranno a breve in giunta o in consiglio comunale una delibera in merito alla questione della cancellazione delle fermate in diverse stazioni e la penalizzazione di un intero territorio. A seguire, la città metropolitana assumerà il coordinamento dell'iniziativa.

Mercoledì 23/12 è stata la volta di un video-incontro che abbiamo chiesto, insieme e per tramite dell'associazione Pendolari Stanchi Vda, all'assessore della regione Valle d'Aosta, Chiara Minelli. All'incontro, rivolto anche alla direzione regionale di Trenitalia (che non ha però potuto essere presente) hanno partecipato le due associazioni di pendolari, il sindaco di Borgofranco con un proprio assessore, l'assessore valdostano Minelli, e un funzionario regionale della direzione trasporti.

Nel corso dell'incontro, inevitabilmente interlocutorio, in cui si sono poste le basi per successivi confronti, si sono comunque affrontate anche questioni puntuali, basate sulle osservazioni e segnalazioni ricevute. Di seguito una sintesi delle principali.

1) Oltre ai tre treni locali tra Ivrea e Aosta per i quali è già stata ripristinata la fermata alla stazione di Borgofranco a partire dal 23/12, sono stati segnalati altri treni affinché si valuti se sia possibile eseguire lo stesso intervento. Si tratta di treni con una traccia piuttosto lunga tra Ivrea e Pont Saint Martin, ragionevolmente dovuta ad incroci, forse proprio a Borgofranco. L'assessore Minelli si è presa l'impegno di verificare con Trenitalia.

2) Trenitalia ha rilevato che, secondo quanto previsto per le norme anti-Covid, il treno 2714 (il diretto del mattino per Torino che non ferma più a Strambino e Caluso) risulta eccessivamente affollato da Ivrea. Pertanto, ad Ivrea il servizio sarà integrato con bus aggiuntivi. Si presume che l'integrazione sarà attuata a partire dalla fine delle festività natalizie. Abbiamo confermato che anche a noi era pervenuta analoga segnalazione la quale, in aggiunta, evidenziava lo stesso problema di affollamento anche per il treno diretto 2739 (delle 18.25 da Torino P.N.). Il funzionario ha risposto che lo avrebbe fatto presente a Trenitalia, che pur non aveva indicato quel treno come eccessivamente affollato.

Le evidenze emerse al punto 2) rendono arduo pensare, in queste condizioni, ad un ripristino immediato delle fermate a Strambino e Caluso, se già ad Ivrea si manifestano problemi di capienza del convoglio. D'altra parte la questione assume carattere più generale se si considera che 20 dei 24 collegamenti Torino-Aosta e Aosta-Torino sono effettuati (secondo contratto di servizio Trenitalia - Regione VdA) con treni bimodali, dei quali è ben nota la limitata capienza.

3) Abbiamo chiesto la ragione per la quale nell'orario invernale non è stato più previsto un treno diretto (molto utilizzato) con partenza da Torino intorno alle 19.30, ed è invece stato inserito il treno diretto 2745 (delle 20.25 da Torino P.N.) in una traccia che a nostro avviso risulta meno appetibile per i pendolari. Ci è stato risposto che quella scelta è stata fatta sulla base di una esigenza dell'utenza valdostana che si è manifestata a seguito di una consultazione di specifiche categorie del territorio valdostano (associazione consumatori, sindacati, viaggiatori) che ha avuto luogo in previsione della formulazione del contratto di servizio tra regione Valle d'Aosta e Trenitalia. Abbiamo manifestato le nostre perplessità circa l'efficacia della modifica, ci è stato risposto che Trenitalia monitorerà la frequentazione e che sarà eventualmente possibile rivedere la scelta dopo un congruo periodo di osservazione.

IVREA, 23/12/2020

ASSOCIAZIONE UTENTI FERROVIA
CHIVASSO - IVREA - AOSTA

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ARTICOLI E COMUNICATI SULL'ORARIO INVERNALE 2020

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TRENITALIA SI AGGIUDICA
LA GARA D'APPALTO DELLA REGIONE
VALLE D'AOSTA
La gara indetta dalla Regione Valle d'Aosta per il servizio di sua competenza sulla tratta Aosta - Torino è stata vinta da Trenitalia.
Vedi articolo La Stampa del 27 luglio 2018.

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ARTICOLI E COMUNICATI STAMPA
SULL'INCIDENTE DI ARE' DI CALUSO

 

-- INTERVISTA A PRESIDENTE ASSOCIAZIONE SU SENTINELLA
-- ARTICOLO SENTINELLA DEL CANAVESE
-- ARTICOLO LA STAMPA
-- ASSESSORE TRASPORTI REGIONE PIEMONTE
-- ASSOCIAZIONE PENDOLARI STANCHI VDA
-- LEGAMBIENTE VALLE D'AOSTA
--
LEGAMBIENTE PIEMONTE
--
ARTICOLO LA REPUBBLICA
--
ARTICOLO ANCORA IN MARCIA

 

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UNA RETTIFICA DI FATTO

Sulla Sentinella del Canavese del 21 luglio, in un articolo dedicato alla vicenda dell'acquisto dei treni bimodali, il giornalista ha di fatto rettificato l'articolo del 16 giugno.

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UN TITOLO FUORVIANTE

Sul giornale La Sentinella del Canavese del 16 giugno 2017 è apparso un articolo dal titolo "Treni, l'elettrificazione spacca i pendolari" che potete consultare nella edizione on-line cliccando qui.
Il titolo in particolare (che non è responsabilità dell'autore dell'articolo) ma anche il testo dell'articolo NON CORRISPONDONO alla conversazione telefonica avuta dal presidente dell'Associazione Utenti con il giornalista.

DI SEGUITO PUBBLICHIAMO IL TESTO DELLA MAIL CHE MIRKO FRANCESCHINIS HA INVIATO AL GIORNALISTA DELLA SENTINELLA DEL CANAVESE


Per quanto riguarda la titolazione, "Treni, l'elettrificazione spacca i pendolari", è assolutamente fuori luogo in quanto non rappresenta affatto come stanno le cose: da questo titolo si dovrebbe desumere che l'Associazione Utenti Ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta e i Pendolari Stanchi VDA abbiano posizioni diametralmente opposte, ma non è per nulla così.

Il ragionamento che io ho fatto durante la conversazione telefonica che abbiamo avuto mercoledì scorso 14/06 è il seguente. Secondo noi gli interventi infrastrutturali utili per la nostra linea sono, in ordine di priorità (e la priorità è direttamente legata al beneficio complessivo):

1) raddoppio parziale della linea tra Ivrea e Chivasso, in particolare i segmenti Ivrea-Mercenasco e Caluso-Chivasso

2) soppressione del maggior numero possibile di passaggi a livello "eliminabili"

3) elettrificazione della linea Ivrea-Aosta

(A tal proposito, nell'articolo hai invertito tra loro le priorità tra passaggi a livello e raddoppio parziale)

Sulla base di queste priorità, e tenendo conto del fatto che le risorse non sono infinite (anzi, sono sempre pochissime....), ho detto che, ad oggi, l'elettrificazione non sarebbe inutile ma che ci sarebbero altre cose più urgenti da fare. Per noi inutile era (ed è) la lunetta di Chivasso. Inserire l'elettrificazione nell'accordo di programma tra le due regioni è notizia positiva, proprio perché -come dice Della Pepa- non significa che l'opera venga fatta il giorno dopo.

In definitiva, quello che voglio dire è che se si ragiona a risorse infinite sono favorevole a vedere allo stesso tempo partire i lavori per raddoppiare, per eliminare i passaggi a livello "agricoli", per elettrificare la tratta Ivrea-Aosta e, altra opera utile (per l'inserimento di Ivrea nel SFM), per costruire un quarto binario nella stazione di Ivrea per l'attestamento dei treni in direzione Chivasso.

Ma siccome purtroppo non si può ragionare a risorse infinite (viceversa, non ci accontenteremmo del raddoppio parziale ma chiederemmo una variante di tracciato per il collegamento sotterraneo tra Caluso e Mercenasco.....) responsabilmente avanziamo le proposte economicamente sostenibili e in ordine di priorità.

Ti pregherei di pubblicare nel prossimo numero del giornale una rettifica che, nello spazio che avrai a disposizione, includa questi concetti.

Tanti saluti,

Mirko Franceschinis

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PASSAGGI A LIVELLO

Sulla vicenda del progetto di soppressione dei passaggi a livello pubblichiamo qui sotto il PROTOCOLLO DI INTESA approvato nei mesi scorsi dai Comuni piemontesi a nord di Ivrea e il DOCUMENTO sottoscritto dalle Associazioni dei Pendolari piemontese e valdostana e dai Circoli Legambiente del territorio.

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UNA BUONA NOTIZIA PER LA NOSTRA FERROVIA
DALLA VALLE D'AOSTA

Il 23 novembre 2016 il CONSIGLIO REGIONALE della VALLE d’AOSTA ha approvato le due proposte di legge di iniziativa popolare su DEMOCRAZIA e TRASPORTI che erano state proposte l'estate scorsa da alcune associazioni, tra le quali l'Associazione Pendolari Stanchi, e che aveva avuto il sostegno di 7500 cittadini valdostani.

Dal Comunicato della Associazione Pendolari Stanchi VDA riportiamo il commento.

Un RISULTATO STORICO che riavvicina le istituzioni ai cittadini e apre un nuovo scenario di partecipazione e di buona politica su due temi cruciali per lo sviluppo della nostra comunità.

La legge sulla DEMOCRAZIA modifica la natura del quorum di partecipanti al voto referendario necessario alla validità della consultazione portandolo al 50% dei votanti alle ultime elezioni regionali. Un principio importante che qualificherà le prossime eventuali iniziative restituendo alle consultazioni popolari un corretto confronto tra favorevoli e contrari.

La legge sui TRASPORTI definisce, finalmente, le modalità e le priorità strategiche di un vero e proprio programma di sviluppo del sistema della mobilità valdostana che, superando le infinite discussioni di questi anni, costruisca le condizioni per elettrificare la linea Aosta - Ivrea, raddoppiare selettivamente i binari e quindi velocizzare il trasporto, riattivare e potenziare la linea e il servizio ferroviario sulla direttrice Aosta – Pré-Saint-Didier, ecc. Il tutto con la concretezza di un piano finanziario che, definendo le priorità, individui anche gli investimenti regionali, nazionali e europei per la loro realizzazione.

Si inverte così la logica con la quale affrontare il tema della mobilità in Valle d’Aosta: dal “non si può fare” a “si deve fare e si lavora per questo obiettivo”.

Entro Giugno 2017 la Giunta Regionale dovrà presentare al Consiglio il “Programma strategico di interventi”.

Con questo risultato la Valle d’Aosta è, oggi, un po’ più moderna.

Un grazie va al Consiglio Regionale che ha accolto le nostre proposte.

“7500 grazie” vanno a tutti i cittadini che hanno sottoscritto le nostre proposte, ai volontari che hanno raccolto le firme e alle forze politiche, economiche, sindacali e della società civile che hanno dato vita al comitato VdARiparte e creduto, fin dall’inizio, a questa iniziativa.

ORA INIZIA UNA FASE ALTRETTANTO IMPORTANTE!

Affinché la norma si traduca in realtà e in risultati visibili per i cittadini occorrono scelte e azioni precise a partire dalla prossima legge di bilancio regionale.

Associazione Pendolari Stanchi VDA

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COME 24 ANNI FA

IL DISASTRO FERROVIARIO DI ANDRIA E LE ANALOGIE
CON QUELLO DI CALUSO DEL 10 GIUGNO 1992

Lo scontro tra due treni sul binario unico tra Corato e Andria non può non riportare alla mente quanto accadde tra Candia e Caluso oltre 24 anni fa.
Sia allora che oggi lo scontro è stato determinato dal cosiddetto errore umano, cioè dall'errore dei capistazione che hanno dato il via libera a due treni sulla stessa tratta a binario unico.
Sia allora che oggi, il sistema di controllo del traffico era il cosiddetto "blocco telefonico", cioè il via libera ai macchinisti dato dopo lo scambio di telefonate tra i due capistazione.
Certo appare del tutto assurdo che nel 2016 il sistema del blocco telefonico sia ancora in uso in Italia. Un sistema più che arcaico, che non prevede alcuna protezione di carattere tecnologico all'errore umano.
Gli uomini sbagliano. L'errore è insito nella natura umana! Per questo gli umani hanno inventato le macchine per aiutarli a fare meglio il loro lavoro e per evitare gli errori.
Dopo l'incidente di Caluso, che costò la vita di 6 persone - Angela Bertolotti, Mary
Frati, Elisabetta Borello, Mauro Guscelli, Anna De Lucchi, Dino Glarey - l'allora Comitato Utenti della Ferrovia Chivasso - Ivrea - Valle d'Aosta intraprese una fortissima iniziativa che, grazie al sostegno di tutto il territorio del Canavese e della Valle d'Aosta, ottenne l'installazione di un sistema di controllo del traffico più moderno ed efficace.
A 24 anni di distanza possiamo ben dire che fu la più importante battaglia fatta e vinta.
24 anni dopo i problemi da risolvere sono ancora tanti per la ferrovia Chivasso - Aosta, ma almeno si viaggia in sicurezza.
C'è però un'altra analogia che è giusto porre in risalto.
Per il disastro di Caluso furono processati e condannati a 2 anni e mezzo ciascuno i due capistazione di Caluso e Candia, giovanissimi militari del Genio ferrovieri, individuati come unici responsabili, autori dell'errore umano.
Il Comitato Utenti si oppose a che le indagini si chiudessero con queste due condanne e chiesero con forza che fosse chiamato in causa chi aveva tenuto una linea ferroviaria in condizioni di arretratezza tecnologica e per giunta affidata alle mani inesperte di ragazzi in addestramento.
Per due volte il GIP (Giudice per Indagini Preliminari) di Ivrea ci diede ragione e rinviò l'incartamento del processo al Pubblico Ministero (era Bruno Tinti) affinchè individuasse le responsabilità a livello superiore.
Il PM Tinti non fece nulla, e al terzo tentativo di chiudere definitivamente l'incartamento anche il GIP si arrese.
Per il disastro di Andria leggiamo con soddisfazione che al contrario la Procura pugliese procede non solo contro i due capistazione, ma anche nei confronti di chi ha tenuto quella linea in condizioni di arretratezza tecnoligica.
Speriamo che vadano fino in fondo.

Altrimenti, oltre al dolore per le vittime innocenti dei disastri ferroviari, ci sarà anche il rammarico perché coloro che determinano queste situazioni non pagano mai.
Nel loro caso, non si tratta di "errori umani", bensì di vere e proprie nefandezze compiute con piena consapevolezza.

 

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QUALCOSA SI MUOVE
PER LA CHIVASSO - AOSTA

Nelle scorse settimane alcuni giornali (vedi articoli qui a sinistra del 12 e 15 febbraio) hanno annuciato che, nel quadro dell'aggiornamento del Contratto di Programma tra Ministero dei Trasporti e RFI, alcuni milioni di euro sarebbero stati investiti per la elimilazione di passaggi a livello sulla Chivasso - Ivrea.
Il quotidiano La Stampa indica 10 milioni, la Sentinella del Canavese invece 16 milioni di euro.
Poichè in passato siamo già stati "scottati" da annunci che non si sono rivelati veritieri (i famigerati 521 milioni svaniti nel nulla) abbiamo cercato di verificare alla fonte se queste informazioni giornalistiche avessero fondamento o meno.

Da noi interpellata direttamente, RFI Piemonte ci ha confermato che "Sono in corso con Regione Piemonte e Regione Valle d’Aosta dei tavoli comuni in cui si sta definendo la rivisitazione dell’accordo quadro di programma per l’upgrading della linea Chivasso-Aosta. Sicuramente tra gli interventi a cui si vuole dare maggiore priorità ci sono quelli per la soppressione di una parte dei numerosi passaggi a livello su questa tratta ferroviaria."
Il responsabile RFI ha aggiunto che è prematuro indicare il valore degli investimenti e che "nei prossimi mesi verranno comunicati ufficialmente i termini di questi interventi."

QUINDI RFI CONFERMA
E DA ADITO A QUALCHE FONDATA SPERANZA

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GRAVI PROBLEMI IN OCCASIONE DELLA FIERA DI SANT'ORSO

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
LEGAMBIENTE VDA E ASSOCIAZIONE PENDOLARI STANCHI


VERGOGNOSO RIMPALLO DI RESPONSABILITA'
E LA SITUAZIONE FERROVIARIA VA DI MALE IN PEGGIO

Quanto è accaduto in occasione della fiera di Sant'Orso è gravissimo. Le ferrovie denunciano che la Regione ha chiesto corse e carrozze aggiuntive solo il giorno stesso della manifestazione, e solo a seguito dei gravi disagi che si stavano verificando nella stazione di Ivrea, con treni presi d'assalto e arrivati con fortissimo ritardo ad Aosta.

Eppure le notizie emerse nei giorni precedenti ...(CONTINUA A LEGGERE)

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LE RAGIONI DEI RITARDI DI INIZIO 2016

Intorno alla metà del mese di gennaio, hanno iniziato a verificarsi pesanti ritardi e soppressioni di treni di cui abbiamo chiesto le ragioni ai responsabili Trenitalia.

Effettivamente Trenitalia ha riconosciuto che la puntualità, dopo la metà di gennaio, è diventata molto bassa, ovvero del 53% circa, principalmente per due motivi:

1) Il primo riguarda i pesanti rallentamenti in atto su due tratti di linea, quello tra Montjovet e Chatillon (2 km a 40 km/h) e quello tra Pont Saint Martin e Settimo Tavagnasco (2 km a 80 km/h), lungo i quali RFI sta rinnovando i binari.
Questi lavori per la sostituzione delle traversine hanno tempi medio-lunghi, si parla di giugno/luglio per la loro conclusione. Si tratta di un investimento di RFI sulla tratta valdostana.
Nel mese di novembre/dicembre 2015, in qualche occasione la prosecuzione di questi lavori oltre l'orario notturno previsto aveva anche causato la soppressione di qualcuno dei primi treni del mattino successivo.
Per allungare l'orario di lavoro alla sera e limitare il rischio di ulteriori sforamenti il mattino successivo, si è deciso di sopprimere in modo permanente l'ultimo treno da Ivrea con destinazione Aosta, il 4047 delle 23.38, rimpiazzandolo con bus sostitutivo.
In considerazione dei tempi lunghi previsti per il completamento dell'intervento, da Trenitalia è stata richiesta ad RFI una modifica degli orari di lavoro. Tale modifica entrerà in vigore dal primo giorno utile lato vendite, ovvero dal 14 febbraio.

2) Il secondo concerne l’entrata in vigore della Disposizione 06/2015 RFI, la cui data di inizio applicazione è stata proprio il 15 gennaio 2016. Tale disposizione ha sottolineato la necessità di tenere i segnali che proteggono i passaggi a livello (PL) non più con il verde-verde, ma con avviso di via impedita (giallo).
In sostanza, se prima una fermata con un PL prendeva circa un minuto, ora ne richiede due e mezzo circa per la riduzione di velocità conseguente al segnalamento e questo ha causato un forte impatto su diverse direttrici italiane, principalmente quelle in cui le tracce orarie presentano minori margini di recupero puntualità (minori allungamenti di percorrenza).
Il suo impatto è apparso evidente sin dai primi giorni poiché su tutto il territorio italiano si sono verificati ritardi significativi dei convogli. In Piemonte e VdA le linee più colpite sono state quelle con un'infrastruttura debole (tanti PL e il binario unico) e un traffico non lontano dalla saturazione, in particolare la nostra Chivasso-Ivrea-Aosta e la tratta verso Pinerolo.

Trenitalia sta valutando di modificare le tracce orarie sulle linee che hanno subito in modo più evidente un mancato rispetto della puntualità. In concreto, si tratterebbe di anticipare di 10-11 minuti le partenze di alcuni treni da Aosta, tenendo invece fermi gli orari di partenza/arrivo da/a Ivrea.
Siccome i cambiamenti di orario si possono fare solo a partire dalla seconda domenica del mese, la prima data utile sarebbe il 14/02, ma si sta valutando in via eccezionale la possibilità di introdurre tale cambiamento sin dal prossimo 01/02, previa massiva campagna stampa di informazione all'utenza.

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CHIUDE LA AOSTA PRE' SAINT DIDIER

Per decisione della Regione Valle d'Aosta, dal 13 dicembre 2015 (poi, bontà loro, hanno prorogato il servizio per fino alle vacanze di fine d'anno delle scuole) il servizio ferroviario sulla Aosta - Pré St. Didier è "SOSPESO".

In realtà è del tutto evidente che si tratta di una chiusura definitiva del servizio.

Su questa chiusura siamo completamente daccordo con gli amici della Associazione Pendolari Stanchi della Valle d'Aosta che ne contestano ragioni e modalità.

Di seguito, riportiamo il loro commento:

Siamo indignati per la perdita di un patrimonio economico, storico e culturale come la ferrovia Aosta-Pré St. Didier, nonché per la miopia dell'Amministrazione regionale che:

• permette a RFI di NON effettuare i dovuti investimenti su un bene che è di sua proprietà

• non riesce ad intravvedere in una simile direttrice di fondo valle una potenzialità di sviluppo dell'economia valdostana

• priva di i cittadini dell'alta valle di un servizio primario come il trasporto pubblico

• congestiona la viabilità in entrata e uscita da Aosta verso l’alta valle, con aumento dei tempi di percorrenza (già critici) in ingresso e uscita dal capoluogo nelle ore di punta, nonché dei livelli di inquinamento atmosferico

• si chiude in logiche miopi e anacronistiche (senza andare all’estero ricordiamo solo che nella Provincia Autonoma di Bolzano allungano, rifanno ed elettrificano le ferrovie alpine con finanziamenti autonomi, degli enti locali e di RFI…..), mirando ad un falso risparmio immediato a fronte di ulteriori e certi costi per il futuro

Siamo preoccupati per il destino dell'intera linea ferroviaria, in quanto, concedendo a RFI di non ottemperare ai propri obblighi contrattuali, si è creato un pericoloso precedente che potrebbe essere replicato anche sull’Aosta-Ivrea-Chivasso negli anni a venire.

Perché RFI in Alto Adige effettua gli investimenti necessari per avere una linea efficiente e in Valle d’Aosta no?

Siamo più che scettici in merito alla possibilità di riapertura della tratta.

Temiamo anzi il degrado e l’abbandono della linea a fronte di facili speculazioni edilizie.

Invitiamo gli amministratori a riflettere sui costi da sostenere in caso di riapertura o anche solo di smantellamento della tratta

Ricordiamo la già poco lungimirante decisione di eliminare l’elettrificazione negli anni sessanta, che ha determinato un primo disinvestimento, mentre oggi si sta tornando all’elettrico in ogni dove.

La chiusura dell’Aosta-Pré St. Didier è il primo concreto risultato del passaggio di competenze in merito al trasporto ferroviario dallo Stato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta!

E dire che avevamo tanto voluto che avvenisse il passaggio del contratto di servizio da Stato a Regione, come è in tutta Italia…..

ASSOCIAZIONE PENDOLARI STANCHI VDA

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COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE E ASSOCIAZIONI UTENTI
A COMMENTO DELL'INCONTRO DEGLI ASSESSORI AI TRASPORTI
PIEMONTE E VALLE D'AOSTA

Ferrovia Torino – Prè Saint Didier 

Legambiente e Associazioni dei pendolari: “qualche passo avanti verso la riqualificazione ma si può fare di più!”

Il fatto che i due assessori ai trasporti delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta si siano finalmente incontrati (a Ivrea, grazie all’invito del sindaco Carlo Della Pepa) il 27 febbraio scorso per affrontare i problemi della ferrovia .....CONTINUA LA LETTURA

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TESTO DEL COMUNICATO STAMPA DEL 27 FEBBRAIO 2015
EMESSO DALL'ASSESSORE BALOCCO DELLA REGIONE PIEMONTE
PER L'INCONTRO TRA ASSESSORI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA A IVREA

 

Un nuovo accordo di programma tra Piemonte e Valle d’Aosta sulla linea Aosta-Torino

Servirà per definire gli interventi infrastrutturali necessari a velocizzare i tempi di percorrenza

Un nuovo accordo di programma quadro tra Piemonte e Valle d'Aosta (continua a leggere)

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DAI COMUNI PIEMONTESI E VALDOSTANI
RIPARTE UNA INIZIATIVA TERRITORIALE
A FAVORE DELLA LINEA FERROVIARIA
TRA PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

 

Nel mese di novembre 2014 l‘Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea – Aosta, l’Associazione Pendolari Stanchi VDA, Legambiente Interregionale Piemonte e Valle d'Aosta, e i Circoli Legambiente presenti nei centri lungo la linea (Chivasso, Caluso, Ivrea e Aosta) hanno inviato una lettera a 57 Sindaci dei comuni canavesani e valdostani con bacini di utenza della ferrovia dal titolo: PROPOSTA PER LA RIPRESA DI UNA INIZIATIVA TERRITORIALE A FAVORE DELLA LINEA FERROVIARIA TRA PIEMONTE E VALLE D’AOSTA (vedi testo).
In sostanza, la proposta ai Sindaci è quella di far approvare nei loro Consigli Comunali una MOZIONE di identico o analogo testo con l'obiettivo di COSTRUIRE, con il consenso e la partecipazione diretta delle amministrazioni comunali, un EVENTO INTERREGIONALE nel quale porre il tema della ferrovia all'attenzione, oltre che delle due Regioni e di tutti gli Enti coinvolti, del GOVERNO NAZIONALE.

Nel frattempo, i firmatari della lettera hanno svolto alcuni incontri con i sindaci e alcuni Consigli Comunali hanno già approvato la MOZIONE (vedi testo, come esempio quello approvato a Candia Canavese).

Sono anche usciti i primi articoli di giornale a commento dell'iniziativa, che trovate qui a fianco.

OVVIAMENTE VI TERREMO INFORMATI SUGLI SVILUPPI.


6 febbraio 2015

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MARTEDI' 22 LUGLIO 2014 INCONTRO CON IL NUOVO ASSESSORE AI TRASPORTI DELLA REGIONE PIEMONTE FRANCESCO BALOCCO

Nel pomeriggio di ieri, martedì 22 luglio 2014, l‘Associazione Utenti Ferrovia Chivasso – Ivrea – Aosta e l’Associazione Pendolari Stanchi VDA sono state ricevute dal neo assessore ai trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco.

Alla riunione hanno partecipato anche le amministrazioni delle città di Ivrea (il sindaco Carlo Della Pepa e l’assessore Giovanna Codato) e Chivasso (l’assessore e vicesindaco Massimo Corcione) e l’assessore regionale Gianna Pentenero.

Durante l’incontro, durato circa tre quarti d’ora, vi è stata la possibilità di esporre all’assessore le principali criticità infrastrutturali (binario unico; elevato numero di passaggi a livello), di servizio (necessità strategica di inserimento della Ivrea-Chivasso nel Servizio Ferroviario Metropolitano) e di gestione (problemi derivanti da una linea che attraversa due regioni; incompleta integrazione tariffaria tra ferro e gomma, limitata a Caluso).

L’esito dell’incontro è stato molto positivo, sia per l'approccio molto concreto ad affrontare le questioni, sia per la consonanza di visione tra le associazioni e l’assessore, sia soprattutto per il marcato ottimismo manifestato circa la possibile disponibilità di fondi necessari almeno per iniziare i due interventi infrastrutturali più utili e urgenti: il raddoppio parziale della linea tra Ivrea e Chivasso e l’eliminazione di un congruo numero di passaggi a livello sulla stessa tratta.

Un altro aspetto importante è stato l’impegno a rivedere, da qui a dicembre 2014 in occasione del prossimo cambio orario, il modello di servizio dei treni locali Ivrea-Chivasso in modo che arrivi e partenze siano posti in coincidenza con quelli dei treni della linea SFM2 Chivasso-Pinerolo.

Infine, l’apprezzamento della nostra associazione è rivolto all’impegno che è stato preso di prevedere periodicamente incontri come quello di ieri per dare continuità al confronto tra enti locali e associazioni dei pendolari.

L’assessore stesso ha provveduto a postare sulla propria pagina facebook una sintesi dell’incontro di ieri: http://it-it.facebook.com/pages/Francesco-Balocco/261416574041168

VEDI ANCHE IL COMUNICATO STAMPA DELL'ASSESSORE BALOCCO

E L'ARTICOLO DEL GIORNALE SENTINELLA DEL CANAVESE DEL 25/7/2014



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Comunicato stampa 13 marzo 2014
TUTTI COLPEVOLI, UNA SOLA VITTIMA:
GLI UTENTI DEL SERVIZIO

Lo scorso 26 Febbraio, soli quattro giorni prima di quel 2 Marzo in cui era previsto l’inizio del pesante taglio al servizio ferroviario minacciato da Trenitalia, l’azienda di trasporto ha comunicato la sospensione del provvedimento, dopo aver ricevuto rassicurazioni politiche ed economiche dal Ministero dei Trasporti. Certo, un (temporaneo?) sospiro di sollievo tra i pendolari. Ma anche una brutta vicenda di cui tutti i protagonisti sono a vario titolo colpevoli, (continua a leggere)


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L’ENNESIMA BRUTTA FIGURA, QUESTA VOLTA SUI BIMODALI, DEL GOVERNO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA
MA ANCHE IL GOVERNO
DELLA REGIONE PIEMONTE NON È DA MENO

È fresca notizia di stampa (edizione valdostana de La Stampa del 6/2/2014) che l’appalto per l’acquisto di 5 treni bimodali, al costo di oltre 43 ML€, indetto dalla Giunta Regionale valdostana è “andata buca”: delle tre offerte pervenute, ....(continua a leggere)

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Nel corso di un sit in sotto l’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte, Legambiente ha presentato i dati del rapporto Pendolaria 2013

Emorragia di pendolari in Piemonte: i tagli lasciano a piedi 27 mila viaggiatori al giorno

Trasporto ferroviario pendolare sotto attacco: in Piemonte il servizio diminuisce del 9,75% e il costo dei biglietti aumenta del 47,3%

I dati del rapporto Pendolaria di Legambiente parlano chiaro: in Piemonte è in corso un’emorragia di pendolari. Nell’ultimo anno la regione ha perso ben 27 mila pendolari al giorno. (continua a leggere il comunicato)

 

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SOLO UNA FORTE UNITÀ DI INTENTI TRA CANAVESE E VALLE D’AOSTA PUÒ CONSENTIRE DI NON PERDERE UNA OCCASIONE FORSE IRRIPETIBILE
Lettera aperta ai Sindaci, alle Regioni, ai Parlamentari interessati al futuro della Chivasso - Aosta

Riteniamo utile intervenire nella discussione aperta dalla notizia di un possibile importante finanziamento per il potenziamento strutturale della ferrovia Chivasso – Aosta, cercando di evidenziare alcuni aspetti.

Al di là delle notizie contraddittorie... (continua a leggere)

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521 MILIONI DI EURO PER LA CHIVASSO - AOSTA ?!?!?

Il 4 novembre si è svolta nel Municipio di Ivrea una conferenza stampa nella quale il senatore Stefano Esposito ha dato la notizia che la legge di stabilità attualmente in discussione in Parlamento stanzierebbe la ragguardevole somma di ben 521 milioni di euro, nel prossimo triennio, per il potenziamento strutturale della nostra linea ferroviaria.
Qui a lato trovate gli articoli di stampa finora usciti sull'argomento, e in particolare segnaliamo quello apparso sul periodico VARIEVENTUALI.

Da parte nostra riteniamo indispensabile, prima di pronunciarci, comprendere meglio lo stato delle cose, prima di tutto perchè la discussione parlamentare sulla legge di stabilità potrebbe cambiare del tutto le scelte.
Par di capire, comunque, in particolare dall'articolo del 6 Novembre sull'edizione valdostana de "La Stampa", che l'origine di queste risorse vada cercato nella discussione, in corso da alcuni anni, tra Regione VDA e Stato sulla questione del passaggio delle deleghe sul TPL.
Come noto, la Regione VDA è l'unica, in Italia, che non ha accettato di assumere oneri ed onori di gestire direttamente il servizio ferroviario regionale.
Per farlo, la Regione VDA aveva chiesto che, prima, lo Stato gli "mettesse a posto" l'infrastruttura, in particolare la variante di tracciato di Montjovet e, solo dopo, l'elettrificazione Ivrea - Aosta.
Da ciò si spiegherebbe l'importo di 521 ML€.

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Rinnovo cariche sociali per l'Associazione Utenti Ferrovia Chivasso - Ivrea - Aosta

Durante la riunione dell’Associazione Utenti Ferrovia Chivasso-Ivrea-Aosta tenutasi lunedì 9 Settembre si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali in seguito alle annunciate dimissioni del Presidente Agostino Petruzzelli. Come neo-Presidente è stato eletto Mirko Franceschinis, mentre Damiano Causone sarà il nuovo Vice-Presidente...(continua a leggere)
Ivrea, 19/09/2013

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DAL "FARE" NON UN SOLDO IN PIÙ PER LA CHIVASSO - AOSTA, ANZI LA CONFERMA DI UNA SCELTA CONTROVERSA

Purtroppo si sono rivelate infondate le speranze sorte nei giorni scorsi alla notizia che nel disegno di legge noto come “Fare” del governo Letta erano state stanziate risorse a favore della linea ferroviaria Chivasso – Aosta.
Anticipazioni dei giornali, contatti avuti con parlamentari e la stessa lettura del testo del disegno di legge, depositato il 21 giugno scorso alla Camera dei Deputati, corredato di “Relazione Tecnica” che esplicita maggiormente il linguaggio tecnico del ddl, fanno comprendere che NON UN SOLO EURO AGGIUNTIVO è stato messo a disposizione della nostra linea ferroviaria.

Cosa dice il disegno di legge?
Per capire, bisogna fare un passo indietro.
Come noto, la finanziaria 2006 aveva messo a disposizione del “potenziamento infrastrutturale” della Chivasso – Aosta 40 milioni di euro.
Un accordo (APQ – Accordo di Programma Quadro) tra Regioni Piemonte e Valle d’Aosta e Ministero Trasporti nel 2008 aveva deciso che 27 milioni di questa cifra sarebbero stati spesi per la lunetta di Chivasso.
Nel 2011, naufragato il progetto lunetta a causa del divieto di accesso nel passante ferroviario di Torino per i locomotori diesel, la Regione VDA, contro il parere di tutti, aveva deciso di chiedere al CIPE di poter stornare i 27 milioni dalla lunetta all’acquisto di locomotori bimodali.
Il CIPE aveva dato il suo assenso, ma il governo Monti no.

Ora il ddl Letta del 15 giugno, invece, cambia l’opinione del governo e, se tutto andrà secondo questo piano, entro 30 giorni dalla approvazione nei due rami del Parlamento del ddl, il Ministero dei Trasporti potrà, con un proprio provvedimento, autorizzare l’ordine di acquisto dei bimodali.
Probabilmente si dovrà passare attraverso le firma di un nuovo accordo tra Regioni e Ministero, e non è chiaro se l’ordine lo potrà fare Trenitalia o la Regione VDA.
Rimane anche la questione di 8 milioni di euro (degli iniziali 40) che avrebbero dovuto essere impegnati in progetti, e dei quali si è persa traccia: anche questi, ci si augura, dovrebbero essere ridiscussi nel nuovo APQ.

Che dire?
Abbiamo sempre sostenuto che l’acquisto dei treni bimodali non era la soluzione adeguata, ma la cosa che ci preoccupava di più era che queste risorse venissero perse.
Una valutazione fatta da Trenitalia nel 2011 diceva che per fare il servizio di quelli che erano i diretti Aosta – Torino, erano necessari 8 treni, dal costo unitario di circa 7 milioni di euro.
Il conto è presto fatto: con 27 milioni se ne comprano solo 4, e le rotture di carico non si eliminano.
È importante sottolineare che non si tratta di acquistare i soli locomotori: questi materiali non possono trainare carrozze in dotazione Trenitalia, bensì hanno bisogno di carrozze specifiche, motivo della lievitazione dei costi a 7 milioni a treno.
Rimane inoltre il problema della necessità di omologare questi materiali, e ciò comporta ulteriori costi aggiuntivi.
Infine, le officine di manutenzione di Trenitalia devono essere attrezzate per questi materiali ad oggi non circolanti in Italia. Altri costi aggiuntivi.

Non vogliamo apparire come “bastian contrari” che criticano tutto ciò che altri fanno, ma vorremmo che qualcuno rispondesse a queste nostre perplessità.
Se queste risposte non ci saranno, siamo terrorizzati dalla prospettiva di acquistare treni che rimarranno fermi in qualche deposito ferroviario a disposizione delle visite di qualche gabibbo!
Saremo matti, ma secondo noi con i 35 milioni di euro “avanzati” dalla finanziaria 2006 si possono raddoppiare i 14 chilometri tra Chivasso e Caluso (costo circa 1,5 milioni a chilometro) con benefici molto più certi e misurabili per tutti i viaggiatori della Chivasso – Aosta, valdostani e piemontesi.

Associazione Utenti Ferrovia Chivasso - Ivrea - Aosta
29 giugno 2013

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INTERROGAZIONE CONSIGLIERE PENTENERO
IN REGIONE PIEMONTE

Premesso che 

  • la linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta risale al 1886 ed è una delle tratte ferroviarie più obsolete d’Italia necessitando di investimenti urgenti per poter fornire un servizio finalmente adeguato alle necessità degli utenti;

 

  • i viaggiatori che quotidianamente usufruiscono della linea lamentano pesanti disagi, connessi sia ai citati problemi di vetustà del materiale rotabile e delle infrastrutture, sia, in conseguenza dell’entrata in vigore il 9 dicembre 2012 del nuovo orario ferroviario, della cancellazione della fermata di Montanaro del treno 24814 del mattino e delle fermate di Montanaro, Caluso e Strambino del treno pomeridiano n. 24825;

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SE VUOI VEDERE IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA CLICCA QUI SOTTO

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Chiunque avesse notizie utili per gli utenti è pregato di prendere contatto con la redazione per la pubblicazione.

 

 

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TGR VALLE D'AOSTA - Ampio servizio sulla elettrificazione Ivrea - Aosta
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Comunicato Stampa RFI - Avvio gara per elettrificazione Ivrea - Aosta
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10-06-2022

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16-03-2022

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SULL'ORARIO INVERNALE 2020

IN QUESTA PAGINA

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Comunicato stampa Associazione su progetto Porta del Canavese - 29-01-2019

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Articolo La Stampa - Presentazione del primo bimodale - 16-06-2017

Articolo Sentinella - Disastro di Andria - 16-07-2016

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Articolo La Stampa - 10 milioni per Chivasso - Ivrea - 12-02-2016

Comunicato stampa Legambiente e Pendolari Stanchi - 02-02-2016

Articolo La Stampa - annuncio chiusura ferrovia Aosta - Pré St. Didier - 03-12-2015

Articolo La Stampa - firmato il contratto per i treni bimodali - 13-05-2015

Lettera Associazione sul problema coincidenze a Chivasso - 08-04-2015

Articolo Sentinella - 27 milioni dalla
lunetta ai PL
- 30-03-2015

Comunicato stampa Associazioni
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Incontro assessori a Ivrea
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27-02-2015

Articolo Sentinella - Incontro Regioni
a Ivrea -
13-02-2015

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04-02-2015

Articolo Sentinella - Mozione
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Bozza Mozione per Consigli
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Lettera Associazioni e Legambiente
ai Sindaci
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Articolo Varieventuali - Dibattito alla Festa Unita - 29-09-2014

Articolo Sentinella - Resoconto dibattito alla Festa Unita - 22-09-2014

Articolo La Stampa - terzo tentativo per bimodali - 23-08-2014

Articolo Sentinella con intervista a Balocco - 25-07-2014

Resoconto incontro con nuovo assessore trasporti Piemonte - 22-07-2014

Articolo La Stampa - fallito nuovo appalto bimodali - 03-07-2014

Comunicato Associazione Utenti su 521 milioni - 13-02-2014

Articolo La Stampa - Esposito e Rollandin - 09-03-2014

Articolo La Stampa - dichiarazioni Marguerettaz - 27-02-2014

Comunicato Associazione Utenti su appalto fallito bimodali 07-02-2014

Articolo La Stampa su appalto fallito dei bimodali 06-02-2014

Articolo Repubblica su interrogazione senatori 05-02-2014

Comunicato Associazione Utenti - 521 ML€ 02-12-2013

Articolo Varieventuali 521ML€ per Chivasso - Aosta 14-11-2013

Articolo Aostasera.it 521 ML€ per Chivasso - Aosta 8-11-2013

Articolo La Stampa ediz. VDA - 521 ML€ per la Chivasso - Aosta 06-11-2013

Articoli Sentinella - 521ML€ per la Chivasso - Aosta 06-11-2013

Articolo Localport - 521 ML€ per la Chivasso - Aosta 05-11-2013

Articolo La Stampa - 521 ML€ per la Chivasso - Aosta 05-11-2013

Modulo Bonus 2012 19-09-2013

Comunicato stampa Rinnovo cariche sociali 19-09-2013

Interrogazione in Regione Piemonte del Consigliere Pentenero 22-05-2013

Comunicato Associazioni pendolari e Legambiente 17-05-2013

Lettera Associazione Utenti sulle
raccolte firme
15-04-2013

Risposta dell'Assessore ai Trasporti
12-03-2013

Lettera Direzione Trasporti 27-02-2013

Lettera raccolta firme per ripristino fermate del 24825 10-02-2013

Lettera accompagnamento
raccolta firme per il ripristino
delle fermate a
Montanaro
13-02-2013

Ritardi per lavori Passante 15-10-2012

Mozione conclusiva Assemblea Nazionale TPL 6-10-2012

Documento "Per la salvaguardia del servizio e del patrimonio ferroviario nazionale" 6-10-2012

Articolo Sentinella del
Canavese
14-09-2012

Lettera Associazione su problemi biglietteria di Ivrea 02-08-2012

Comunicato Associazione Utenti
sui tagli al servizio ferroviario
in Valle d'Aosta
19-07-2012

Commemorazione incidente di Caluso
20-06-2012

Modulo di richiesta Bonus 2011
22-03-2012

Modalità riscossione Bonus pendolari Piemonte 2011 19-03-2012

Lettera Coordinamento Pendolari Piemonte 14-03-2012

Lettera alla Regione Piemonte su integrazione TPL 14-03-2012

Articolo Sentinella del Canavese su presunto blocco NO-TAV alla stazione di Ivrea 02-03-2012

Lettera Associazione su problematiche servizi su gomma 30-01-2012

Comunicato Stampa Comune di Ivrea su tagli ai servizi su gomma 01-02-2012

Articoli La Stampa sulle proteste alla stazione di Ivrea del 20-01-2012

Articolo La Repubblica 12-01-2012

Comunicato stampa Regione Piemonte su Carta Ttutto Treno e Bonus 05-01-2012

Lettera del Coordinamento Comitati del Pendolari a Regione Piemonte 18-11-2011

Articolo La Stampa ediz. Valle d'Aosta pagina sinistra 27-11-2011

Articolo La Stampa ediz. Valle d'Aosta pagina destra 27-11-2011

Articolo La Stampa ediz. Valle d'Aosta pagina sinistra 25-11-2011

Articolo La Stampa ediz. Valle d'Aosta pagina destra 25-11-2011

Comunicato congiunto
comitati pendolari sul
Convegno di Chivasso 21-11-2011

Articolo La Stampa ediz. Valle d'Aosta 19-11-2011

Invito e programma Conferenza di Chivasso 11-11-2011

Comunicato stampa
Assessore Trasporti
Piemonte
25-10-2011

Comunicato stampa
Comune di Chivasso 17-10-2011

Comunicato Comitato
PendolariStanchi VDA 11-10-2011

Articolo La Stampa
ediz. Valle d'Aosta 11-10-2011

COMUNICATO STAMPA PARLAMENTARI CAMBURSANO E FLUTTERO 19-7-2011

Risoluzioni Consiglio Regione
VDA su petizione per
l'elettrificazione
14-7-2011

Comunicato stampa su
approvazione VIA lunetta

13-7-2011

INDAGINE SULLA QUALITA' DEL SERVIZIO LINEA AOSTA-TORINO rilevazione maggio/giugno 2011

LETTERA SU DEGRADO
STAZIONE di STRAMBINO
28-6-2011

PROPOSTE ORARI
dell'ASSOCIAZIONE
e del COMITATO
21-3-2011

COMUNICATO STAMPA
"E ADESSO CAMBIAMO
(finalmente) ARGOMENTO DI DISCUSSIONE
8-3-2011

LA STAMPA - INCHIESTA
"il calvario quotidiano di chi
viaggia per lavoro"
16-2-2011

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE UTENTI 4-2-2011

INTERROGAZIONE
PARLAMENTARE
20-1-2011

COMUNICATO REGIONE
PIEMONTE
20-1-2011

COMUNICAZIONE REGIONE
PIEMONTE SUI BONUS
2010
14-1- 2011

COMIUNICATO STAMPA
su incontro ad Ivrea
29-12-2010

LA REPUBBLICA: Aosta-Torino,
viaggio al centro
dei ritard
i 28-12-2010

LA STAMPA: QUEI PENDOLARI PRIGIONIERI
DEL LOCOMOTORE
16-12-2010

PERCHÉ L’EMERGENZA
NON DIVENTI NORMALITÁ
- comunicato stampa
Associazione
25-11-2010

Comunicati Stampa FS - Regione
VDA e Regine
Piemonte
22-11-2010

A PAGARE (per colpe altrui) SONO SEMPRE I PENDOLARI-comunicato stampa 16-11-2010

Documento Associazioni e Comitati Pendolari 13 -11-2010

LA STAMPA: PORTA SUSA
vietata ai diesel
11-11-2010

Documento Conclusivo Riunione
dei Comitati Pendolari
del Piemonte
23-10-2010

COMUNICATO STAMPA - AUDIZIONE FIRMATARI OSSERVAZIONI LUNETTA DI CHIVASSO 19-10-2010

OPPORTUNITÀ DA COGLIERE
O BLUFF? articolo
da "Varieventuali"
10-10- 2010

Comunicato stampa -
OSSERVAZIONI VIA LUNETTA
di CHIVASSO
25-9-2010

Comunicato stampa Assessore
Trasporti Regione Piemonte
su problema Porta Susa
6-9-2010

Comunicato stampa su
problema Porta Susa
1-9-2010

Articolo da LA STAMPA
1-7-2010

Lettera su conurbazione Ivrea
in Formula
28-1-2010

Segnalazione LegAmbiente
8-1-2010

Interrogazione Regione
Piemonte
17-11-2009

Articolo da LA STAMPA
15-11-2009

Comunicato stampa
26-10-2009

Interrogazione
Sen. Fluttero
26-10-2009

Comunicato Stampa
Ottobre 2009
25-10-2009

Articolo da LA STAMPA
25-10-2009

Comunicato stampa
Maggio 2009
24-5-2009

Richieste per orario
Dicembre 2009
11-5-2009

Articolo da LA STAMPA
ed. V. Aosta
22-1-2009

Sistema Ferroviario Metropolitano
(SFM) torinese:UN RISULTATO DA DIFENDERE
13-11-2007

 

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